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Jean-Luc Nancy esplora il mistero della poesia, la singolarissima dinamica attraverso cui, nel tessuto difficile del testo, si dà un accesso al senso. Di fronte alla pretesa scientifica di un'illimitata approssimazione al vero, di fronte alla conversazione infinita della filosofia, la poesia resiste alla dismisura del discorso. Il poetico è allora la possibilità della lingua di dire in modo esatto, di sottrarsi alla chiacchiera, di custodire il senso sulla soglia del silenzio. Per questo la poesia è così necessaria (e al contempo così difficile) in un'epoca che si scopre, più di altre, esposta alla chiacchiera. In questo breve saggio e nel dialogo con il poeta Pierre Alféri, figlio del filosofo Jacques Derrida, - testi entrambi tradotti per la prima volta in italiano - Nancy si interroga su cosa sia il poetico e sui motivi della sua caparbia resistenza nel discorso umano.