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Dal «pulpito di carta» del quindicinale Adesso, da lui fondato nel 1948, don Primo Mazzolari propone i suoi «quaresimali», riflessioni in attesa della Pasqua scritte a mano su fogli di scuola, eco del conversare «alla buona» di un prete con la sua gente. «Non è un'elevazione per i lettori provveduti di altre cognizioni spirituali: è il pane degli ultimi, per i quali un pensiero non può prendere stanza se non in un'immagine corporea o in una casalinga parabola», scrive Mazzolari. «A tutta prima, può apparire un'irriverenza: ma le verità di Dio rimangono divine anche quando, per accostarle alla nostra mente e renderle salutari al nostro duro cuore, si è costretti a farle scendere dalla chiarezza contemplativa alla penombra di una chiesa di campagna».