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Nel novembre 2011, in occasione di un convegno milanese dell'Associazione italiana degli Amici di Neve Shalom/Wahat al-Salam, il cardinale Carlo Maria Martini inviò un biglietto augurale: «Come è possibile - si chiese - che non risuoni più la voce un po' incantatrice di padre Bruno Hussar?». Questo libro racconta in prima persona la vicenda umana di un «uomo di sogni e di visioni», secondo il lessico biblico. Ne narra la vocazione intellettuale e religiosa, l'ingresso nell'ordine dei frati predicatori, la nascita della Chiesa cattolica ebraica e la passione per Israele, che lo condurrà, da ebreo di nascita, a cercare vie di pace in una terra tanto antica quanto ancora conflittuale: dalla fondazione della Casa di Sant'Isaia all'invenzione del Villaggio della pace, Neve Shalom/Wahat al-Salam. Il suo messaggio è ancora attualissimo e può fornire spunti importanti a quanti credono ancora che la pace fra Israele e Palestina sia possibile.