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Con coraggiosa scelta evangelica, il Vaticano II ha fatto prevalere una concezione di Chiesa intesa come "mistero", "comunione" e "popolo di Dio" e ha aperto le porte alla possibilità di elaborare nuove forme espressive del servizio dell'autorità. L'autore approfondisce questo aspetto richiamandosi al pensiero di alcuni tra i più influenti protagonisti del Concilio, in particolare coloro che configurarono la grande svolta ecclesiologica. Si tratta, in particolare, di Y. Congar, considerato il teologo per eccellenza dell'evento conciliare; J.-M.R. Tillard, pioniere nella riscoperta della teologia dei Padri; K. Rahner, propositore della svolta teologico-antropologica; B. Häring, il più autorevole teologo morale; E. Schillebeekx e H.U. von Baltassar, le cui riflessioni hanno inciso in modo determinante nella riflessione sulla nuova ecclesiologia.