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"La Passione, assieme all'Incarnazione, costituisce il vero centro teologico del Quarto Vangelo. Giovanni, nel suo racconto della vita di Gesù, attraverso la fede nei segni vuole condurre il lettore verso la fede anche senza i segni visibili, secondo quello che dice il Gesù giovanneo dopo la sua risurrezione a Tommaso: 'Beati quelli che pur non avendo visto crederanno' (Gv 20,29)" (dall'Introduzione). La croce è il culmine della rivelazione iniziata fin dalla prima pagina del vangelo di Giovanni. Il discepolo-testimone non ha infatti bisogno, come Tommaso, di aspettare un'apparizione del Risorto per affermare la sua divinità. Già nella Passione egli riconosce il Signore in quanto Figlio di Dio, il Cristo, re universale e supremo. L'autore affronta il racconto giovanneo servendosi dell'analisi retorica, un approccio esegetico che mette in luce l'architettura del testo biblico ai diversi livelli della sua organizzazione. La composizione apre la porta al senso e conduce il lettore a scoprire la ricchezza del racconto, non solo a livello di singole parole e frasi, ma anche nelle grandi sezioni dell'intero edificio letterario. Il volume è strutturato secondo la composizione del racconto e guida il lettore attraverso le tre grandi sequenze della passione di Gesù: l'arresto, il processo e l'esecuzione.