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Sant'Ambrogio raffigurava il respiro della preghiera durante il canto dei salmi come «il maestoso ondeggiare dei flutti dell'oceano». E un commentatore del Settecento paragonava il salterio a un arazzo carico di colori. Testo privilegiato della preghiera messianica e liturgica del cristianesimo, la collezione dei salmi è opera di mistica e di teologia, ma spesso impresa di alta qualità poetica, costellata di simboli lampeggianti, costruiti su vigorose e complesse espressioni letterarie. Questo microcosmo simbolico, esuberante «giardino dell'immaginazione», racchiude mirabili tesori di preghiera che esprimono la dimensione orante attraverso la poesia e il canto. «L'opera di Ravasi si stacca dalle aride ricomposizioni solo linguistiche che dimenticano il valore poetico, vivente, umano e incarnato della preghiera salmica» (Carlo Maria Martini).