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In questo libro uscito nel 1981, che ancora oggi mantiene inalterata la sua forza visionaria, Aurelio Peccei aveva individuato con straordinaria preveggenza il cammino da percorrere per coniugare la crescita economica e materiale con le risorse umane e naturali. Al centro dell'analisi c'è un fattore semplice e in apparenza scontato: lo sviluppo umano del genere umano. Per salvare il mondo dalla distruzione bisogna affidarsi al potenziale latente di ciascun individuo, povero o ricco che sia, e soprattutto chiamare i giovani a progettare e realizzare il loro avvenire. È necessaria una vera rivoluzione umana, un cambiamento radicale di mentalità, uno straordinario coraggio per gettare alle ortiche l'inconcludente "Realpolitik" e avere una prospettiva innovatrice, fondata su strategie globali, sulla collaborazione mondiale, su principi e pratiche di uguaglianza reciproca tra paesi ricchi e paesi poveri. Quando Peccei scrisse queste pagine pochi gli prestarono ascolto. Oggi la sua strategia globale è l'unica possibilità di salvezza per il nostro mondo.