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In questo libro, misto di memoir, reportage e fiction spesso esilarante e mai banale, vengono narrati alcuni aspetti meno noti e forse per questo particolarmente rappresentativi di una nazione vasta come un continente, di infinite coste, di montagne, di città, di genti e radicata nell'immaginario di tutti, ancora di più, forse, in quello di coloro che non ci sono mai stati. Tenendosi sempre lontana dal cliché dell'"italiana all'estero", l'autrice spazia dalla wilderness californiana al Palazzo del Porno di San Francisco, da una carrellata sulle religioni americane che comprende le danze estatiche degli Shakers e un ordine di uomini barbuti travestiti da suore, all'avvincente storia di una coppia rimasta bloccata a New Orleans durante l'uragano Katrina, a un viaggio coast-to-coast in Greyhound fino al New Jersey, e al fortuito ritrovamento di un paio di jeans che, forse, appartennero a Bruce Springsteen... Silvia Pareschi, che ha dato le parole della nostra lingua alla voce di molti dei più grandi scrittori americani contemporanei, questa volta racconta con la sua voce lo stupore e l'ammirazione, il coinvolgimento ma anche lo sconcerto, il disinganno e il distacco di una ragazza prima, di una donna, poi, di fronte alla terra che perlomeno da un secolo si è imposta come la più grande generatrice di miti, di follie e di sogni dell'intero Occidente.