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I fiocchi di neve quando si formano sono tutti uguali, ma quando poi cadono e si posano per terra sono uno diverso dall'altro, perché diversa è stata la loro vita di turbolenze e umidità. Così è probabile che i fiocchi di neve abbiano a che fare con noi molto più di quanto crediamo. Da due anni Jason disegna tutte le persone che incontra a New York, è una specie di progetto, o forse un metodo di ricerca. Deve ritrovare a tutti i costi la ragazza che lo ha fatto innamorare. L'ha vista soltanto una volta per due minuti, ferma di spalle, durante un flashmob di Charlie Todd in Grand Central, poi l'ha persa tra la folla. Zadie ha dodici anni, un manuale di sopravvivenza e una bussola. Mangia gallette, studia mappe e vuole andare al Polo Sud come Amundsen e Scott. Per allenarsi al freddo si immerge nell'acqua gelida della vasca da bagno tra cubetti di ghiaccio. Alice è arrivata a Manhattan dall'Italia. Sta scappando da due fidanzati, gemelli omozigoti, e dal capo, che la vuole licenziare, e spera che a New York sarà felice come Neil Armstrong quando ha messo il primo piede sulla Luna. Al momento però si sente più come uno di quegli astronauti che restano a beccheggiare in eterno nello Spazio, incapaci di tornare sulla Terra, di mandare messaggi o di volare verso altri pianeti. Sulla città si scatena la Tempesta Perfetta, la neve non smette di cadere, il vento soffia sempre più forte, i grattacieli e le strade restano al buio per un blackout. È a quel punto che i destini dei tre personaggi si intrecciano...