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Nella presente pubblicazione si ripercorre il percorso artistico, nel contesto della cultura del suo tempo, di uno degli scultori più noti del neoclassicismo: Antonio Canova (1757-1822). Figlio di un tagliapietra, lavora da adolescente come scalpellino. Si trasferisce a Venezia dove inizia una straordinaria carriera di scultore: dapprima sul solco della tradizione locale, poi, sulla scia di una più approfondita conoscenza dell'arte antica. A partire dagli anni Ottanta del Settecento la fama di Canova assume una dimensione europea. Dedalo e Icaro, Amore e Psiche, Ebe, Le tre Grazie, sono alcuni fra i capolavori usciti dalla bottega dello scultore.