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uesto libro parla di un viaggio. Non un viaggio in senso tradizionale, fisico, ma un viaggio all'interno dell'esperienza di Cura vissuta dalla parte di chi ha bisogno di cure e dalla parte di colui che per primo l'accoglie e l'assiste. Due parti distinte, ma due parti dello stesso insieme, che si confrontano e si svelano attraverso un dialogo aperto e sincero. Un viaggio, un dialogo lieve, ma coinvolgente, con cui Lucia T. Benetti, un cittadino che è anche una paziente oncologica, e Rossella Aiardi, un'infermiera, ci portano all'interno delle emozioni, delle problematiche e dei sentimenti reciproci che accompagnano la relazione tra chi si trova a curare e chi, invece, si trova a essere curato. Una scrittura che vede le due autrici alternarsi, come in una sorta di conversazione, dove ciascuna esprime i suoi timori, le sue speranze e le sue difficoltà e che è arricchita con parti narrative di forte impatto emotivo. Un dialogo in cui le due parti cercano di capirsi per posare quella pietra angolare che permetterebbe a tutti di iniziare a costruire quella relazione di Cura che farebbe sì che non ci fossero più diffidenze, più incomprensioni, ma più capacità di accoglienza dell'uno nei confronti dell'altro. In maniera reciproca. Un dialogo lieve per far sì che ogni persona, curante e curato, nel leggerlo possano affacciarsi su un mondo il più delle volte per entrambi sconosciuto. Per cercare di arrivare a parlare la stessa lingua e, alla fine, finalmente potersi capire. Il dialogo tra Lucia e Rossella è introdotto dalla prefazione di Paola Arcadi e si chiude con alcune considerazioni di Marco Alaimo che razionalizza le riflessioni e i concetti che emergono dal dialogo e li presenta come possibili paradigmi dell'assistenza sanitaria futura.