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Al culmine della crisi che da anni investe la nostra giustizia civile, l'arbitrato rituale è riuscito a imporsi negli ultimi mesi quale strumento pienamente alternativo alla giustizia ordinaria. Pronunce recentissime sia della Corte costituzionale (n. 223/2013) sia della Cassazione (Sez. Un., ord. 24153/2013) hanno infatti sancito la totale equivalenza tra il lodo arbitrale e la sentenza del giudice dello Stato, confermando che l'arbitrato può costituire una valida via parallela. Il volume raccoglie il commento alle norme di riferimento, con occhio costante all'equivalenza richiamata. L'impianto sistematico dell'arbitrato viene analizzato con attenzione particolare ai suoi profili applicativi e ai nodi problematici ancora irrisolti, nel dialogo costante con la dottrina e la giurisprudenza, anche attraverso l'illustrazione di casi emblematici a volte inediti. Non mancano il continuo confronto con la disciplina dell'arbitrato societario, regolato dagli art. 34 e segg., d.lgs. 5/2003, alla ricerca di soluzioni concrete, soprattutto laddove questa pur recente normativa non risulta coordinata con la successiva riforma dell'arbitrato del 2006 e l'analisi dell'arbitrato irrituale. I problemi applicativi affrontati sono numerosi, tutti analizzati al fine di fornire supporto all'operatore pratico.