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Le cronache, brevi testi pubblicati tra il 1968 e il 1969 sulle pagine dei giornali di Lisbona "A Capital" e "Jornal do Fundão", sono il primo regolare esercizio della prosa di José Saramago: vi si può scorgere, in filigrana, il nucleo embrionale dell'immenso tessuto finzionale dei romanzi, la meravigliosa potenza d'invenzione da cui sgorgano storie portatrici di una nuova visione dell'infinita ricchezza e pluralità dell'uomo e del mondo. È in tale prospettiva che vanno letti questi pezzi, in cui, come afferma lo stesso Saramago, "c'è già tutto". Dai veri e propri racconti alle descrizioni di luoghi amati, dalle acute riflessioni sulla letteratura alle satire pungenti che non lasciano alcuno scampo ai vizi della politica, i quarantasette testi contenuti in questo volume raccolgono l'humus su cui è cresciuto il talento del premio Nobel, ci trasportano nel suo mondo e ci mostrano "gli spigoli vivi della nostra condizione di esseri sconnessi, insoddisfatti, disadattati".