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Bob Dylan è un nome in cui si incarna un'intera geografia di artisti: il moralista misantropo, il rivoluzionario conservatore, lo gnostico innamorato della creazione, il profeta di mutamenti e il talmudista di sventure. Questo libro descrive ognuno di loro ma è soprattutto il ritratto di Dylan come orgoglioso e insieme umile servitore della sua inimitabile voce. Una voce magnetica e incandescente, mimetica e metamorfica che per tanti e in tutto il mondo è stata una porta aperta sull'America, sulle sue strade e i suoi popoli, sui suoi delitti e i suoi amori, cantati e attraversati in tutte le forme e in tutti gli stili.