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"Strategie per contrastare l'odio" è un metodo per una rivoluzione gentile e leggera, una rivoluzione fatta con il sorriso e con la voglia di condividere. La si compie nei gesti di tutti i giorni, che ci permettono di giocare la nostra partita contro l'odio, scegliendo di volta in volta lo strumento più adatto o sostenibile, quello che più ci appartiene. E sapendo che il superlativo di "buonisti" è "ottimisti". Come una sorta di atlante, con capitoli che alternano teoria ed esercizi, barzellette e poesia, film, quadri e pubblicità, "Strategie per contrastare l'odio" porta a costruire un ragionamento complessivo intorno all'odio e suggerisce come disintossicarsene, concretamente, irreversibilmente. Una singola battaglia d'odio può essere vinta con altro odio, con tattiche di contrasto colpo su colpo. Ma da una prospettiva strategica è un passo indietro, è una sconfitta - perché consentiamo all'odio di dilagare e proliferare. Contrastare l'odio non è essere buonisti o santi. È rifiutare una dialettica basata sulla sopraffazione. Per questo è qualcosa che si può imparare, e che si può migliorare: con azioni pratiche e condivise, cioè mediante delle strategie.