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1992, annus horribilis della nostra storia repubblicana, insanguinato dalle stragi mafiose. Una nobildonna napoletana, Costanza Filomena Albani di Sansevero, moglie di un diplomatico belga accreditato presso la Santa Sede, vive con profondo scontento una vita sentimentalmente arida. Per dare un senso alla propria esistenza, gestisce con un'amica una piccola bottega di antichità religiose nel cuore di Roma. Un pomeriggio entra uno strano cliente che acquista un'icona russa "autentica" pretendendo di pagarla in contanti. Il cliente torna presto a trovarla, la circuisce con abilità e finisce per soggiogarla. Fra i tanti compiti che l'amante impone a Costanza c'è quello di servirsi delle sue credenziali diplomatiche per operare su conti cifrati presso lo Ior, la banca vaticana il cui accesso è consentito a pochi. Tenuta costantemente al guinzaglio dal suo persecutore, la nobildonna contrabbanda valuta e informazioni riservate, ma quando intuisce che la vita dei suoi due figli piccoli è in pericolo, fa l'unica mossa che le è consentita: mette al sicuro le agende su cui ha annotato ogni cosa giorno per giorno... Vent'anni più tardi, nell'Italia delle stragi, dei fascicoli secretati e dei processi senza colpevoli, lo stesso oscuro personaggio che ha guidato Costanza verso la rovina torna allo scoperto, ma solo perché i suoi passi si incrociano con quelli del commissario della squadra mobile di Milano, Vincenzo Marino.