Full of life. Ediz. illustrata di Fante John; Trevi E. (cur.) - Bookdealer | I tuoi librai a domicilio
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Full of life. Ediz. illustrata

  • Autore: Fante John
  • Editore: Einaudi
  • Isbn: 9788806232375
  • Categoria: Letterature straniere: testi
  • Traduttore: Osti A.
  • Numero pagine: XXIII-150
  • Data di Uscita: 20/09/2016
  • Collana: Super ET
12,00 €
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"È la storia di un uomo e di sua moglie, di come diventano genitori di un bellissimo bambino": questa - per usare le parole di Fante in una lettera alla madre - l'idea portante di "Full of life". Ma, come in tutti i romanzi del grande narratore americano, è molto difficile riassumere le invenzioni, l'ironia, le meraviglie della sua scrittura: si può solo goderne il divertimento e la forza che la ispirano. Pubblicato nel 1952 e qualche anno dopo adattato per il cinema (con tanto di nomination all'Oscar per la migliore sceneggiatura), è il libro più comico e autobiografico scritto da John Fante, il suo ultimo romanzo prima del lungo silenzio durato oltre venticinque anni. E dunque ecco John e sua moglie Joyce alle prese con l'arrivo del loro primo figlio, l'improvviso attacco di una schiera di voraci termiti alla loro casa di Los Angeles, il soccorso di papà Nick, il "più grande muratore della California", e ancora una serie interminabile di piccole disavventure e litigate, tra lacrime, sorrisi, crisi mistiche e formidabili bevute di vino. Introduzione di Paolo Giordano.

1 Recensione

Sulla strada, in un pullman scalcinato o nel vano di un pick up con decine di persone schiacciate l’una sull’altra, appoggiato triste a una cabina telefonica o rannicchiato su una panchina, o magari intento a spedire l’ennesima lettera alla zia per chiedere dei soldi, promettendo ogni volta che sarà l’ultima. Se On the road fosse solo questo, sarebbe il resoconto delle sfortunate avventure di un bighellone americano, che abbandona la sua casa e va in cerca di una fortuna improbabile sulla costa opposta degli States, circondato da amici più pazzi di lui e con il senso di responsabilità nascosto sotto il tappeto. Sulla strada, però, è pure il viaggio di un uomo che va in cerca di qualcosa di indefinito, un’idea, uno stato d’animo, una condizione mentale che si può raggiungere solo andando, non fermandosi mai, anche soltanto per avere la soddisfazione di raccontare tutto agli amici, quando torni a casa. E ripartire subito dopo, per “vivere la vita fino a consumarla”, come lo stesso Kerouac definiva l’essenza della Beat Generation. Passare da una casa all’altra e non trascorrerci più di qualche notte, perdere un amico sapendo che lo ritroverai a mille e mille chilometri di distanza, qualche mese dopo, e sentire l’urgenza di riversare tutte le impressioni sul rotolo di una telescrivente per non perdere nemmeno un istante del racconto, un solo metro del tuo viaggio: questo è Sulla strada, lettura non convenzionale, da evitare se si è in cerca di una storia rigida, programmata, della quale si potrebbe anche intuire il finale. Kerouac, invece, non lascia questa possibilità perché On the road è un libro in fieri, e potrebbe continuare all’infinito non fosse altro che per una conclusione ingiusta, ma forse l’unica possibile.

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