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Questa è la prima storia generale del Caucaso moderno, a partire dall'espansione imperiale russa fino alla nascita dei nuovi Stati dopo il collasso dell'Unione Sovietica. Il volume, basato su nuove e solide ricerche, evidenzia come la lotta per la libertà sia il tema dominante degli ultimi duecento anni della regione, una lotta che ha portato alla liberazione, ma anche a nuove forme di asservimento. Territorio di grande importanza strategica, il Caucaso è stato da sempre al centro di macchinazioni sotterranee e azzardi affaristici, ambito nei secoli dai tre imperi euroasiatici (russo, ottomano e persiano) intenzionati a inglobarlo nella propria zona d'influenza; del resto, già gli scrittori russi, da Puskin a Tolstoj, nel descrivere la nobiltà d'animo e la fierezza delle tribù degli altipiani criticarono la guerra sempre più spietata condotta dai loro governi contro queste popolazioni. Grazie a penetranti analisi storiche, il volume mette anche in prospettiva le origini delle controversie moderne, tra cui la guerra in Cecenia, i conflitti in Armenia, Georgia e Azerbajdzan, e i contrasti legati al petrolio del Mar Caspio. Spaziando con la consueta abilità narrativa dai salotti letterari russi ai circhi americani che sul finire dell'Ottocento esibivano le "bellezze circasse", dagli uffici dei diplomatici europei ai villaggi dei montanari musulmani, Charles King ha scritto il ritratto di una delle regioni più turbolente e meno comprese del mondo.