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Tulipan, Maramao perché sei morto, Il pinguino innamorato: sono alcune delle canzoni del Trio Lescano, le tre ragazze olandesi che tra il 1936 e il 1943 scatenarono in Italia una rivoluzione musicale, importando lo swing americano vietato dal regime. Del Trio Lescano esiste una memoria annebbiata dal tempo e dall'oblio. Eppure se c'è una colonna sonora degli anni della guerra questa è proprio rappresentata dalle canzoni interpretate da Alessandra, Giuditta e Caterina, le tre sorelle olandesi di origine ebraica che capitano quasi per caso nel nostro Paese e qui trovano un inaspettato e folgorante successo, ma anche un altrettanto inaspettato coinvolgimento nei tragici eventi della storia. Pagina dopo pagina scorrono sotto gli occhi del lettore le voglie di modernizzazione e le pulsioni xenofobe della società italiana, il boom della radio e del varietà, il rutilante mondo della musica leggera, ma anche la discriminazione razziale - che colpisce non solo il Trio Lescano -, la progressiva e tragica perdita di una cultura libera. Ecco perché raccontare la storia di Alessandra, Giuditta e Caterina equivale a delineare un ritratto del nostro Paese ai tempi del fascismo.