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La produzione letteraria di Primo Levi non si è limitata alla testimonianza, sia pur d'eccezione. L'autore di "Se questo è un uomo" ha dato prova di un'ampia vocazione narrativa attraverso testi autobiografici, novelle, racconti di fantascienza e filosofici, romanzi e poesie. Questo libro, che prende in considerazione l'intera produzione leviana, illumina i tratti più caratteristici alla base dell'umanesimo dell'autore. Scrittore e chimico, Primo Levi rifiuta ogni cesura artificiale tra cultura scientifica e cultura letteraria. Dare forma all'informe, sostituire l'ordine al caos, la chiarezza all'oscurità, sono doveri che lo scrittore condivide con lo scienziato. L'uomo che visse "l'eclissi della parola", il testimone che sentì l'obbligo di trasmettere la propria tragica esperienza, il chimico che optò per una scrittura precisa e compatta, seppe imporsi la regola della trasparenza del linguaggio e fece della "scelta della chiarezza" un'esigenza al tempo stesso estetica, etica e politica. Messa a confronto con altri percorsi intellettuali - Lévinas, Jaspers e soprattutto Hannah Arendt -, la produzione di Primo Levi si propone come modello di esperienza del pensiero, attraverso la pratica esigente e rischiosa del dialogo con se stessi. Scritto in uno stile sobrio e sempre attento a evitare inutili sovrapposizioni critiche, il libro di Françoise Carasso costituisce un'introduzione alla vita e all'opera di uno dei massimi scrittori del Novecento.