Tab Article
Dopo decenni nei quali il papato romano aveva preteso di attingere autorevolezza dall'uso dell'autorità e su questa esigeva e otteneva devoto plauso. Angelo Giuseppe Roncalli attingeva alla dimensione spirituale e su questa costruiva un consenso "miracoloso". Quello che era stato per quasi trent'anni uno dei più efficaci diplomatici della Santa Sede, faceva della "santità" del papa non un attributo intimo e distinto dal potere di governare e d'insegnamento, ma la sostanza della professione cristiana e della funzione di vescovo. Nessuno lo sapeva, ma dietro questo rilievo della dimensione spirituale stava una scelta e uno stile: ciò che aveva tenuto vivo da quasi settantenni il fascicolo di appunti, esercizi ed esami di coscienza raccolti poi ne "Il Giornale dell'Anima", i lunghi diari e le agende che sono una quotidiana verifica del proprio stile. E da questo stile che nasce l'obbedienza del concilio, apparso inatteso fra le cose (un segretario di Stato, la lista dei cardinali e una santa morte) che tutti si aspettavano da lui.