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Santarcangelo di Romagna è un luogo magico per la poesia. Ha dato natali e lingua a tre poeti, amici fra loro: Tonino Guerra, Nino Pedretti e Raffaello Baldini. Per la sua morte prematura Pedretti, fra i tre, è quello che finora ha avuto meno fortuna, ma questo volume, riunendo le sue raccolte in dialetto, intende proprio riproporre un'esperienza poetica di tutta importanza, per nulla classificabile come minore. I versi in dialetto di Pedretti possono suonare più crudi e avere un tono risentito, a volte anche esplicitamente di protesta sociale. Altrove, invece, fanno affiorare piccoli oggetti della vita quotidiana e minimi personaggi attraversati fugacemente dal senso (o dal nonsenso) della vita, pronti a lasciare il posto ad altri oggetti, ad altre presenze umane non meno precarie. Pedretti si dimostra poeta vero in entrambe queste tonalità.