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Mozart, con Verdi, Beethoven e Brahms, fu la passione dominante del grande musicologo Massimo Mila. A Mozart egli dedicò una mirabile sintesi interpretativa nella sua Breve storia della musica, e poi tutta una serie di "letture", cioè di minuziose, ma limpide destrutturazioni della partitura di singoli melodrammi, dalle "Nozze di Figaro" al "Don Giovanni", fino a questo "Flauto magico", appassionata guida all'"opera che ha lasciato più feconda traccia di sé nel teatro musicale tedesco".