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In una lettera del 1960 all'amico Francois Wahl, Italo Calvino riconosce che il suo punto di partenza è l'immagine: "L'unica cosa che vorrei insegnare è un modo di guardare, cioè di essere al mondo". Il libro di Marco Belpoliti, pubblicato per la prima volta dieci anni fa, indaga la vocazione visiva dello scrittore esaminando i racconti e i romanzi, i saggi e gli scritti meno conosciuti dedicati all'arte, al cinema, alla fotografia, al collezionismo. Belpoliti compie una mappatura di questo universo visivo, mettendone in luce le metafore visive, gli emblemi e le immagini ricorrenti nella sua opera.