Tab Article
La memoria di un mondo scomparso e segreto, dove le cose esistevano davvero, si intreccia con un "diario", feroce fino al sarcasmo, dove i luoghi comuni della nostra civiltà dell'apparenza sono messi a nudo in un balletto allegro e dissacratore, e diventano le stazioni di una "anima in pena". L'ansia continua di affermazione, di performance, forma il filo narrativo di un testo che mette a nudo l'assoluta irrealtà, il velleitarismo fondamentalista che vorrebbero attentare ogni giorno alla nostra unica vita.