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Con leggerezza il critico e storico dell'arte Giorgio de Marchis propone una visione ravvicinata del cosiddetto "San Girolamo nel suo studio" di Vittore Carpaccio, custodito nella scuola di San Giorgio a Venezia. Attraverso l'analisi di ogni oggetto che compare nel quadro emergono numerose novità: dalla vera iconografia del dipinto all'identità dei due personaggi, il Dottore della Chiesa e il cagnolino.