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Il monologo di una donna di fronte ai giudici di un immaginario tribunale: un'autodifesa che diventa un forte atto d'accusa verso una società incapace d'ascolto; ma anche una riflessione sull'ambiguità del linguaggio. Scritta per il teatro, "La deposizione" si affida a una unica voce recitante: è quella di una donna accusata di ben sette delitti, probabilmente immaginari. In questo testo Tadini torna a imterrogarsi sulle contraddizioni e le violenze segrete che segnano il nostro tempo.