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Pubblicato per la prima nel 1937, questo libro ha inventato la stessa etichetta di "humour nero", fino ad allora sconosciuta. La scelta di Breton era, al solito, volutamente scandalosa, provocatoria. Accanto ai grandi classsici come Swift, Poe, Baudelaire, il padre del Surrealismo inseriva beffardamente autori come Sade, Fourier, Borel, e via via fino ad amici e "compagni di strada" come Picabia, Apollinaire, Picasso, Prévert, Dalì. Una lettura godibile che rappresenta anche un momento importante nella storia delle cosiddette "avanguardie storiche". Introduzione di Paola Décina Lombardi.