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È difficile trovare nella storia letteraria un protagonista e un soggetto che abbiano dato occasione a una tradizione più diffusa e ricca di quella dedicata a don Giovanni, figura assurta a simbolo della gioia di vivere, del piacere terreno, dell'amore leggero e insaziabile. Dal Beffatore di Siviglia e Convitato di pietra di Tirso de Molina al teatro di Molière, dal Don Giovanni di Hoffmann all'opera mozartiana su libretto di Lorenzo Da Ponte, che ha eclissato ogni successo dei precedenti musicali. Il testo poetico qui presentato si riferisce all'opera che andò in scena a Praga il 29 ottobre 1787, è conservato oltre che dalla partitura mozartiana autografa, da tre libretti stampati a Vienna, a Praga e ancora a Vienna fra l'estate 1787 e la primavera del 1788.