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Negli anni compresi tra l'ultimo Ottocento ed il primo dopoguerra, gli oratori della diocesi di Milano vissero un periodo di particolare vivacità. Il loro incremento quantitativo fu accompagnato da una riforma organizzativa e pedagogica che, rispondendo ai bisogni emergenti dal processo di industrializzazione e modernizzazione del tessuto sociale milanese, propose modelli formativi destinati a segnare in modo decisivo l'immaginario pedagogico del Novecento. Il volume documenta il delinearsi del progetto di educazione popolare promosso dalla pastorale giovanile ambrosiana che offrì ai giovani percorsi di formazione religiosa, morale, patriottica e fisico-igienica. Inoltre, grazie all'analisi di fonti inedite o poco indagate, il libro ricostruisce la vita interna dell'oratorio, soffermandosi sui suoi spazi e i suoi tempi, sulle figure educative e sulle principali attività proposte, da quelle più tradizionali, come il catechismo e la ricreazione, a quelle più innovative, come la ginnastica, il cinema, il teatro e le iniziative economico-assistenziali. L'assunzione della più recente metodologia storiografica consente di osservare il "recinto" oratoriano da nuove angolature, che, superando una prospettiva esclusivamente istituzionale, indagano le intenzioni programmatiche e i risvolti più concreti della sua azione educativa.