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Tra ottobre 1918 e febbraio 1919 in tutto il mondo si scatenò una terribile pandemia influenzale: la cosiddetta «spagnola». Paragonabile solo alla Morte Nera del Trecento, fece oltre ventuno milioni di vittime e coinvolse - si stima - oltre un miliardo di persone, più della metà della popolazione del globo. L'ambiente medico internazionale arrivò a temere per la sopravvivenza stessa della civiltà. Poi, così com'era giunta, la spagnola passò, praticamente senza lasciare traccia. In questo libro Richard Collier, basandosi sui racconti, le lettere, le testimonianze di 1700 sopravvissuti, ricostruisce l'evoluzione della malattia, rivelandoci non tanto gli aspetti sanitari quanto quelli umani di quei 120 giorni di epidemia cruciali nella storia del pianeta.