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Nel III secolo a.C. il Mediterraneo è lo scenario dello scontro tra le "grandi potenze" dell'epoca: Roma e Cartagine. In mezzo, chiave strategica per la vittoria, la Sicilia, con la sua polis più fiorente, Siracusa. Occupata da Roma dopo la Prima guerra punica, la città si è ribellata ai conquistatori e si è alleata con Annibale. A capo di poderose legioni e di una nutrita flotta, il console Marco Claudio Marcello si lancia alla riconquista di Siracusa, certo di ridurla alla resa in pochi giorni. Ma si sbaglia. A dargli filo da torcere è un anziano cittadino siracusano, un vecchio canuto con la mente persa in mondi tutti suoi: Archimede, uno dei più grandi geni mai esistiti. Matematico, fisico, ingegnere, nonostante l'età avanzata ideò e costruì un gran numero di sorprendenti macchine da guerra, che per oltre due anni, dal 214 al 212 a.C., riuscirono a fermare l'assedio romano. Ma il talento di quell'uomo straordinario è in grado di fermare la forza bellica dell'Urbe in piena ascesa? A raccontarci la vicenda umana e intellettuale di Archimede - e insieme l'epopea della sua città in un momento cruciale della storia del Mediterraneo - è Dinostrato, schiavo e discepolo del Maestro, che gli sarà fedele fino alla morte. E oltre.