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Il primo dopoguerra americano con le maschiette spavalde e i ragazzi impomatati, la paura del comunismo e la stanchezza della guerra, i languori snobistici e il proibizionismo, il passaggio inesorabile dall'austerità puritana alla spregiudicatezza moderna. È un mondo nuovo e una nuova civiltà ciò che Fitzgerald racconta nel suo primo romanzo, "Di qua dal Paradiso", libro che in breve divenne l'emblema dei giovani americani del dopoguerra e fece del suo autore l'eroe della «generazione perduta». Protagonista del romanzo è l'intera gioventù americana di quel periodo: una gioventù non ancora disincantata, che sognava sincerità e gioia per gli uomini.