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In una Firenze primonovecentesca, nel mitico Caffè delle Giubbe Rosse, Palazzeschi immagina di incontrare un enigmatico personaggio femminile: la Contessa Maria, instancabile divoratrice di uomini che si pone come rovesciamento di qualunque morale, sfida al perbenismo borghese e affermazione di una nuova, rivoluzionaria sessualità. La cronaca dell'amicizia e i dialoghi tra l'autore e la nobildonna formano il tessuto di un'opera dal ritmo incalzante e vertiginoso, un vero inno alla risata dissacrante, allo sberleffo, allo scandalo. Edito postumo solo nel 1988, l'"Interrogatorio" viene qui proposto in un'edizione filologicamente curata, che restituisce il testo nella sua integrità, conforme alle intenzioni dell'autore.