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Fortunato prototipo di tutte le "commedie degli equivoci", «Menaechmi» mette in scena le esilaranti vicende di due fratelli gemelli, entrambi chiamati Menecmo, separati alla nascita e cresciuti ignari l'uno dell'esistenza dell'altro. Fino al giorno in cui, ormai adulti, si ritrovano nella stessa città scatenando così una serie di situazioni comiche e scambi di persona. Molto diversa nel tono e nella trama - e per certi versi di estrema originalità nel teatro classico - è invece «Rudens», ambientata non come di consueto in città ma su una spiaggia. Qui fa naufragio la nave del lenone Labrace che ha rapito una fanciulla; il Caso vuole che la ragazza approdi vicino all'abitazione del padre e dell'innamorato, garantendo così, dopo numerose peripezie, un felice scioglimento dell'azione.