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In uno sperduto ghiacciaio della Groenlandia, calato in un crepaccio con l'ausilio di una gabbia di ferro, il tenente delle SS Herman Wirth non crede ai suoi occhi. Davanti a sé, perfettamente conservato nel ghiaccio, c'è il cadavere di una donna, morta cinquemila anni prima, una vergine vichinga magnificamente nuda ma segnata da un terribile dolore: la sua bocca è tormentata da un orrendo grumo di sangue, il suo corpo ha sudato sangue, dai suoi occhi scendono lacrime di sangue. Quale può essere stata la causa di una morte così atroce? e perché Hitler ha finanziato per anni quella fatidica missione scientifica alla ricerca di una bara di ghiaccio? Quale maledizione è racchiusa in quel gelo? L'affascinante risposta a questo enigma, settanta anni dopo, si snoda nelle pagine di un appassionante e feroce thriller. Will Jaeger, dopo aver servito nei Royal Marines e nella SAS, è di nuovo costretto all'azione violenta in uno scenario inaspettato che, come nel giorno più buio della storia, risolleva la minaccia nazista. E questa volta all'ex professionista della guerra non è sufficiente conoscere l'utilizzo di ogni arma, dal temibile gas nervino Kolokol-1 alla sua fedele SIG Sauer dotata di silenziatore SWR Trident, questa volta la minaccia è più subdola e spaventosa di un combattimento con un nemico visibile.