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Nella sala del reliquiario del santuario di Rupescissa, Arzhel, un mago novizio, non crede ai suoi occhi. Inerte, di fronte a lui, giace un Drago. "Un essere superiore, appartenente all'antica genia dei Grandi Draghi Senzienti che, agli albori del mondo, avevano dato il nome a tutte le cose." Gli occhi di Arzhel si riempiono di lacrime. È la cosa più bella che abbia mai visto. Nel frattempo molte leghe più in là, sulla cima di una montagna innevata, un grande Drago nero lotta per liberarsi dalla morsa del ghiaccio che lo tiene prigioniero. Un'antica profezia si sta compiendo: il risveglio dei Draghi. E i primi a uscire dal letargo sono un Potente, capace, raggiunta l'età adulta, di ricondurre i suoi simili nelle terre dell'Erondàr e un drago rinnegato, uno dei pochi che si erano rifiutati di abbandonare quei territori per raggiungere il Continente Nascosto, così come stabilito da un patto, stretto in tempi immemori, fra i Draghi e la razza umana. Ora, quindi, gli abitanti dell'Erondàr rischiano di venir spazzati via dal ritorno dei Signori del cielo. L'unica possibilità di salvezza è quella di trasportare il cucciolo di Potente oltre la Cintura della Tempesta, la barriera che separa il mondo conosciuto dall'attuale dimora dei Draghi, prima che diventi adulto. Solo un uomo può accompagnare il giovane novizio in questa missione suicida: Ian il guerriero dal sangue di Drago, conosciuto come Dragonero.