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L'opera di Martin, la prima biografia "ufficiale" del Nobel colombiano, si distingue per imparzialità e veridicità: "troppi sono gli aneddoti, le storie circolanti su Márquez, tutti aventi un barlume di verità" ammette l'autore. E di qui la decisione di scartare gli elementi inverosimili e di dare invece testimonianza di quelli contraddittori. La biografia racconta l'affascinante ascesa di Márquez alla fama e alla ricchezza, ma anche il conflitto in lui tra celebrità e valore letterario, tra politica e scrittura, tra potere, solitudine e amore; il contrasto tra la sua origine caraibica e il mondo internazionale. Grazie a quindici anni di incontri e colloqui con Gabo, a oltre trecento interviste (tra cui quelle con Fidel Castro, Carlos Fuentes e Mario Vargas Llosa) e allo studio di un numero sterminato di documenti, Martin ricostruisce la vita del maestro del "realismo magico" e la storia della sua famiglia, vera, grande fonte di ispirazione. Molte pagine sono dedicate alla genesi e alla stesura delle opere. Martin non tace le due accuse lanciate a Màrquez: la sua amicizia con Castro e il suo silenzio sugli abusi del regime cubano.