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Quando, il 1° settembre 1939, la Polonia fu invasa da Hitler e in seguito smembrata tra tedeschi e russi, molti giovani polacchi furono deportati in Unione Sovietica. Ma lo scenario del conflitto cambiò nell'estate 1941 quando, con l'Operazione Barbarossa, Hitler attaccò la Russia. Su pressione degli Alleati, e in particolare dei britannici, i prigionieri polacchi vennero liberati e andarono a costituire il 2° corpo d'armata, guidato dal generale Wladyslaw Anders e destinato ad avere un ruolo fondamentale nella liberazione dell'Italia dai nazisti. Combatterono infatti nella celebre battaglia di Montecassino (dove a testimonianza del loro sforzo esiste un cimitero militare polacco) e in quella di Ancona, e furono i primi a entrare nella città di Bologna. La loro vicenda, di grande importanza per l'andamento della guerra e per il destino del nostro Paese, è ricostruita da Luciano Garibaldi con attenzione e precisione in questo libro che, per la prima volta, svela un tassello poco conosciuto ma decisivo della storia d'Italia e dell'Europa intera.