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Perché preferiamo il male? Esiste davvero una forza oscura e misteriosa capace di esercitare sull'animo umano una potenza tanto irragionevole da farci compiere i gesti più efferati, le violenze più perfide? Sin dall'inizio della storia, gli uomini e le donne hanno schiacciato, umiliato e ucciso il prossimo. Lo hanno fatto per accrescere il proprio potere, per appropriarsi di qualcosa o di qualcuno che non avevano, per sentirsi più forti, per sentirsi migliori. "La luce è venuta al mondo ma gli uomini hanno preferito le tenebre alla luce, perché le loro opere erano malvagie" è scritto nel passo del Vangelo di Giovanni da cui trae origine il titolo di questo libro. In dodici racconti, Antonio Monda compie un viaggio nell'universo terribile ed enigmatico del male: dall'omicidio irrisolto di Elizabeth Short - la celebre Dalia Nera - al massacro di Bel Air perpetrato dalla banda di Charles "Satana" Manson, dal mistero von Bulow ai grandi casi di cronaca che hanno ispirato celebri romanzi e film. Atmosfere inquietanti, storie nere che mostrano un'aberrante logica criminale; altre che, invece, non ne possiedono alcuna; intrighi e segreti che non hanno mai avuto soluzione, "ma se è vero che le storie inspiegabili procurano maggiore sgomento, è ancor più vero che ogni atto di violenza rivela la fragilità e la fallacia di chi ritiene che la natura dell'essere umano sia esclusivamente e imprescindibilmente positiva".