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Il 28 giugno 1940 il trimotore S.79 su cui volava Italo Balbo con altre otto persone venne abbattuto dalla contraerea italiana nel cielo di Tobruk, in Libia. Benché ufficialmente archiviato come deplorevole errore, sin dal primo momento, su quell'"incidente" circolò il sospetto di un complotto suggerito da Mussolini per colpire il Maresciallo dell'Aria e gli uomini a lui vicini, avversi a una guerra a fianco della Germania nazista. A bordo di quell'aereo era anche Nello Quilici, giornalista e storico chiamato in Libia per redigere il diario di una guerra impossibile, e padre di Folco Quilici, che in queste pagine ripercorre la vicenda che ha segnato la sua vita.