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La vicenda della martire Cristina si colloca presumibilmente agli inizi del IV secolo, durante la terribile persecuzione di Diocleziano. Cristina è figlia di un nobile pagano di nome Urbano, prefetto della città di Bolsena. Questi, conosciuto il desiderio di Cristina di mantenersi vergine per consacrarsi a Dio, cerca in tutti i modi di convincerla a recedere dalla sua volontà, arrivando persino a rinchiuderla in una torre e a farla torturare. Morto il padre, prima Dione e poi Giuliano (i nuovi prefetti) provano anch'essi, senza successo, a far sì che la giovinetta abiuri. Alla fine Cristina è martirizzata per la sua fede. Il suo culto si diffonde velocemente, e la sua tomba continua ad essere meta di moltissimi pellegrini.