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Si sente sempre più spesso parlare non solo di una "destra fondamentalista" che influenza gli esiti delle elezioni americane, ma anche di un "fondamentalismo islamico", di un "fondamentalismo induist"a e così via. Ma lo spettro è reale? E' possibile definire il fondamentalismo in modo scientificamente corretto? A queste domande risponde Jean-Francois Mayer, attento anzitutto a mettere in guardia contro qualunque uso dell'etichetta "fondamentalismo" a fini meramente polemici o per squalificare avversari religiosi ritenuti non "politicamente corretti". Mayer esamina quindi le correnti più spesso qualificate come "fondamentaliste" distinguendole in due categorie: i fondamentalismi e i nazionalismi religiosi.