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«We the People», la formula posta in apertura della Costituzione statunitense del 1787, non esaurì e anzi contribuì enormemente ad alimentare i dibattiti sul significato e sull'identità della nazione americana, che non sono mai cessati e i cui effetti si riverberano in ampia misura sull'età contemporanea. Questo volume, attraversando le più importanti fasi della storia del pensiero politico degli Stati Uniti e ricostruendo le riflessioni dei suoi più autorevoli esponenti, si interroga su come la teoria politica abbia affrontato i principali dilemmi del paese: le eredità coloniali; la dialettica tra il radicalismo della Rivoluzione e la realizzazione di un ordine politico-costituzionale federale; quella tra i governi locali e lo sviluppo del potere unitario nazionale, intrecciata con profonde divisioni ideologiche su temi come la libertà, la cittadinanza, la razza; le sfide poste dalle trasformazioni del capitalismo e le discussioni sull'emergere di uno Stato «Leviatano» americano; la ridefinizione dei diritti nel corso del Novecento; la riconsiderazione critica della democrazia americana alla luce del ruolo di Superpotenza nello scenario globale.