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Roma non fu mai una democrazia, nel significato che i moderni attribuiscono al concetto. È però innegabile che le istituzioni e la cultura politica in età repubblicana assegnassero al popolo - di fatto alla plebe urbana - un ruolo determinante nel processo decisionale. Per questa ragione, l'orientamento dell'opinione popolare era nella vita politica repubblicana una variabile decisiva: prevederne o addirittura condizionarne l'indirizzo significava controllare la vita pubblica di Roma. Questo libro si propone di esaminare le modalità di formazione dell'opinione popolare nella tarda Repubblica (II-I secolo a.C.), la sua autonomia rispetto alla classe politica, l'estrazione dei suoi esponenti, l'intensità del loro impegno politico, cercando di definire meglio il rapporto esistente tra l'informazione politica e l'esercizio del potere all'apice della Repubblica.