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Piero Pieri (1893-1979) può essere considerato lo storico padre della storia militare italiana intesa in senso accademico-scientifico. Allievo di Salvemini, alpino pluridecorato nella Grande guerra, vicino a Croce, censurato dal regime fascista e in contrasto con Gioacchino Volpe, in corrispondenza con molti grandi intellettuali del suo tempo, il percorso di Pieri come studioso si intreccia con la storia italiana, in particolare dell'università e del mondo della cultura tra età liberale, fascismo e Repubblica. Le vicende personali dello studioso offrono un affresco sullo sviluppo della storiografia italiana, in particolare di quella militare, intesa da Pieri come superamento della storia evenemenziale delle battaglie, per tracciare invece la relazione tra guerra e politica. Il volume narra il suo percorso personale e intellettuale per comprendere le origini e lo sviluppo dei suoi studi sulle guerre del Rinascimento, del Risorgimento, della Grande guerra e sulla Resistenza, con i quali la storia militare italiana raggiunse per la prima volta una maturità e una complessità comparabili a quelle internazionali.