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Il settimo volume dei "Quaderni di Synapsis", che raccoglie gli atti della Scuola Europea di Studi Comparati "Synapsis" (Pontignano, settembre 2006), è dedicato al tema dell'esilio. Esilio e esiliati, migranti, profughi, rifugiati, sans-papier, fuggitivi, espatriati, fuoriusciti, banditi o proscritti o confinati, nomadi, apolidi o globalizzati, sradicati, estranei mai come nel nostro tempo l'antico nome di esilio e le categorie derivate o contigue si sono estese a gran parte del mondo moderno. La condizione di chi vive lontano da casa è diventata una realtà quotidiana, legata a ragioni politiche e economiche. La letteratura, il teatro e poi il cinema (ma anche le altre arti) non hanno mai smesso di affrontare questi fenomeni, e il topos dell'esilio ha avuto una notevole fortuna nella critica, specialmente in questi ultimi anni. Ma la vastità dell'argomento e il variato impegno di scrittori e artisti nell'affrontarlo lasciano molto spazio per tornare su questo tema, nei suoi molti aspetti. I saggi affrontano dunque, attraverso un arco temporale che va dall'antichità classica ai nostri giorni, lo spaesamento di chi deve allontanarsi dalla propria terra, il problema del ritorno, la riflessione sull'identità, ma anche l'idea metaforica dell'esilio come condizione stessa della creazione artistica.