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Los sinsabores del verdadero policía fu iniziato negli anni Ottanta da un Roberto Bolaño ancora votato alla poesia e ignaro dell'eredità che avrebbe lasciato negli anni a venire. Il punto finale, tuttavia, è stato messo solo vent'anni dopo, a pochi giorni dalla sua morte. Durante questo periodo, Bolaño raccoglie o appunta per la prima volta i nomi e gli scenari che si ripeteranno in libri successivi come Estrella distante, Llamadas telefónicas e Los detectives salvajes. In queste pagine si susseguono pertanto, persi nella città immaginaria e terribile di Santa Teresa, l'accademico cileno in esilio Óscar Amalfitano, sua figlia Rosa, un sivigliano a cui i russi tagliano la lingua, uno scrittore francese di nome Arcimboldi - che ci ricorda l'uomo di lettere scomparso in 2666... tutti fili sciolti ma al tempo stesso intessuti nella trama che compone questo "romanzo indemoniato", esempio paradigmatico dell'anima più avanguardista dell'autore.