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«Mi chiedo se le parole - le sempre troppe parole - non vadano a imbrattare i silenzi felini di Andrea Serio, amico fragile e profondo dei miei trent'anni. Invoco dunque il capitano Acab di Melville, la Nausicaa della sua Odissea, i mostri lucenti dei Tarocchi d'artista. A loro domando di presentare questo libro, le diverse arti del suo autore. E lo chiedo alle nuvole in branchi di balene o in dissolvenza in un cielo di zolfo, alle falene e ai gatti nascosti nei dischi disegnati, agl'alberi dei suoi giardini interiori; alle ombre che in lui si fanno personalità delle cose, seconda volta dell'accadere; a tutti questi elementi animati e muti, chiedo di raccontare Andrea Serio che li ha disegnati. Un artista spesso non sa cosa fa, né perché; se è estremo, tende poi a non fare, a fare e disfare di continuo. Così rinnova il suo essere a ogni disfacimento, lo nega per ricrearlo all'infinito. Per anni ho creduto che, outsider di se stesso, Andrea non avrebbe proseguito perché poco indulgente verso i propri limiti, troppo severo con la propria libertà. Invece si è liberato di tanto, ha dato forma poetica a un segno che al principio era precisione, esercizio di stile; ha rotto le linee e sperimentato tecniche e materie, così ecco Seriously, "ironia svelata" di un'evoluzione...» (dalla prefazione di Michele Montanari)