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Dopo la maturità classica otto compagni di scuola partono per un viaggio a Copenaghen, città natale del loro filosofo preferito: Soren Kierkegaard. Mentre sono al cimitero monumentale s'imbattono nella tomba di una danzatrice turca di nome Samyr e lì, nel luogo in cui si contempla la morte, incontrano Nielsen Swandrupp l'uomo che con Samyr ha imparato ad amare. Nielsen è ormai anziano ma racconta volentieri ai ragazzi la sua storia d'amore con Samyr mostrando loro addirittura i taccuini che lei ha riempito negli anni e che si rivelano essere una sorta di vademecum dell'arte amatoria. Grazie alla loro lettura i protagonisti del romanzo e il lettore saranno accompagnati in un viaggio iniziatico alla scoperta dell'eros e di un amore consapevole attraverso una testimonianza che conduce senza esitazione alcuna alla dimensione vitale della relazione, intesa come opportunità di crescita non solo individuale ma collettiva a dispetto di qualsiasi forma di rassegnazione. Il taccuino dell'amante ci invita a riflettere e a credere che sia ancora possibile essere padroni e non schiavi non solo dell'eros ma anche e, soprattutto, dei nostri sentimenti.